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n i b i r u
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e x o d u s
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e n e a
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Enea, trascende. Lo sento. Sta accadendo ora. Le gambe iniziano a tremare, come a formicolare, le luci sono sempre più che abbastanza, la testa pesa dolcemente, un tremolio alla schiena freddo, friccichio e di colpo un tuffo al cuore, stavolta languido - Enea trascende. Io resto per farne un negativo, bisogna vivere, e lui vive. E vivrà.
Mentre continuo a dirne i no, di lui, di tutti gli altri, è ben ironico che sia rimasta io a invirilire questa casa. Ma ognuno ha il suo destino, e già vederlo è molto, e lui, che parte, e va, e mille canti salpano con lui, molti ne restano, i migliori, quelli duri quelli veri, canti di dolore e fine, a cui siamo giunti, seppelliranno insieme a noi. Enea trascende, questo solo importa - la sua salvezza è un po' la nostra. Nel suo canto, sarà una nostalgia lontana, le nostre ombre riposeranno in quelle note languide. Enea trascende, e batte già nel cuore quella ora, la mia ora, che vede anche me in viaggio a gemere nell'accadere del presente. E' questo il mio tremore, nel scorgere il mio ora, la prima volta: ho smesso di vibrare. E' questo dunque il presente, il mio presente?
Enea, Enea, Enea… Enea trascende, lo voglio mormorare un'altra ora.
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b o h e m e
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n i n f e e
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a p a s m a r a
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